Falcone Damiano

1939
Notizie storico critiche Nato a Milano nel 1939. Già in giovane età dimostra di essere un artista attivo e attento agli echi delle ultime avanguardie, ma anche alle novità dell'ambiente milanese di respiro europeo. Fa proprio il surrealismo perché meglio incanala la sua fervida immaginazione. Si accorgono di lui Pasquale Colacitti, che ospita nel 1977 una sua personale presso la Galleria Silva, Franco Passoni, noto critico milanese scomparso nel 2003, e Mario Radice, uno dei primi artisti italiani a sviluppare la pittura astrattista e a contatto con i maggiori architetti razionalisti. Le prime opere di Falcone dai colori essenziali, in prevalenza grigi con poche varianti calde, sono armoniose composizioni di agglomerati umani e animali. Ben presto comincia a delinearsi la sua trasformazione estetica, senza che venga meno la sua radice onirica, con la serie di «micromondi» per poi approdare, a seguito di un lungo periodo di silenzio e riflessione, alla totale purezza dell'immaginario: l'astrazione formale. Anche la sua tavolozza cambia. Passa all'uso divampante di colori prevalentemente caldi, con una tecnica mista di olio, acrilico e smalto. I suoi supporti variano dalla tela alla carta, nonché al miscuglio di carta e seta (tipica produzione cinese). Negli ultimi anni la sua pittura è caratterizzata da una totale libertà compositiva, in cui l'artista tenta ripetutamente di imprimere sulla tela l'immagine del suo primo impulso onirico: la nascita dell'arte.
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